Il credito di imposta Ricerca e Sviluppo è operativo

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 174 del 29 luglio, il decreto attuativo che regola il credito d’imposta fino al 50% a sostegno degli investimenti di R&S per gli anni 2015-2019.

L’agevolazione è pari al 25% o 50% per le spese di almeno 30.000,00 € e si applica solo alla parte incrementale di queste spese rispetto al costo medio sostenuto per le stesse attività nel triennio precedente (2012 – 2013 – 2014), con un’agevolazione massima annuale di 5 milioni di euro per i progetti di ricerca e sviluppo volti alla ricerca, sviluppo e/o messa a punto di nuovi prodotti, nuovi processi produttivi o servizi.

Il credito di imposta dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo in cui sono state sostenute le spese e non concorre alla formazione del reddito imponibile. L’azienda potrà beneficiare dell’agevolazione in compensazione a decorrere dal periodo successivo a quello in cui i costi sono stati sostenuti.

Tra le spese ammissibili rientrano il personale in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo, le quote di ammortamento di tutti i beni strumentali utilizzati nelle medesime attività di R&S, i costi della ricerca svolta in collaborazione con le Università e/o gli organismi di ricerca, le consulenze tecniche specifiche.

Potranno quindi beneficiare del credito di imposta tutte le imprese del territorio nazionale, a prescindere dalla loro veste giuridica, dimensione e settore, che sosterranno negli anni dal 2015 al 2019 una spesa per le attività di R&S superiore al valore della media del triennio 2012 – 2014 e comunque non inferiore a 30.000,00 €.

Per maggiori informazioni è disponibile il D.M. del Ministero delle Finanze 27 maggio 2015.