Il nuovo Codice Appalti in vigore dal 19 Aprile 2016

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo Codice Appalti, approvato Venerdì 15 Aprile dal Consiglio dei Ministri. Si tratta del decreto legislativo di attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori speciali dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché sul riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.

Con l’entrata in vigore del nuovo Codice Appalti, l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) dovrà adottare una serie di decreti attuativi per regolare tutta la materia dei contratti pubblici.

Le principali novità della riforma riguardano la buona progettazione, i tempi certi per la realizzazione delle opere e l’aggiudicazione dei lavori facendo attenzione alla qualità delle proposte. In sintesi:

  • si passa dagli oltre 2.000 articoli del vecchio codice a poco più di 200 articoli
  • viene rafforzato il ruolo dell’ANAC, l’Autorità Nazionale Anticorruzione
  • viene introdotta la revoca per motivi di pubblica utilità ed il documento di gara unico europeo
  • trasparenza, de-materializzazione e digitalizzazione delle procedure di gara
  • modifiche al contenzioso amministrativo
  • maggiore tutela delle piccole imprese
  • attenzione al contesto ambientale e sociale
  • viene introdotta una serie di importanti novità sotto il profilo della cultura legislativa come quella del debàt public sulle grandi opere infrastrutturali
  • la filosofia che anima l’intero provvedimento è quella della cosiddetta “soft law”, ovvero linee di indirizzo generali che sostituiscono la più rigida regolamentazione

Clicca quì per visualizzare il testo del nuovo Codice Appalti pubblicato in Gazzetta Ufficiale