Contraffazione e pirateria: una mappatura dell’impatto economico

L’Osservatorio europeo sulle violazioni della proprietà intellettuale (EUIPO) e l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) hanno effettuato uno studio sul commercio globale di merci contraffatte e usurpative, intitolato “Trade in Counterfeit and Pirated Goods: Mapping the Economic Impact”.

L’obiettivo principale di questo studio è quello di verificare, da un punto di vista quantitativo, il valore, la portata e le tendenze del commercio di prodotti tangibili contraffatti e usurpativi. Difatti, lo studio si concentra principalmente sulla violazione dei diritti d’autore, dei marchi di fabbricazione, dei disegni o modelli e dei brevetti, ma non tratta le violazioni di beni intangibili, come la pirateria on-line, né gli altri diritti di proprietà intellettuale.

Nel documento allegato EUROLAB Special Briefing n° 03 sono disponibili informazioni e approfondimenti circa l’impatto economico del commercio di merci contraffatte e usurpative. Le merci in questione vanno da beni di lusso e prodotti industriali (es. macchine, componenti di ricambio o sostanze chimiche) ad articoli di consumo che hanno un impatto sulla salute e la sicurezza delle persone (come prodotti farmaceutici, alimenti e bevande, attrezzature mediche o giocattoli).

In estrema sintesi, secondo lo studio condotto congiuntamente da OCSE e EUIPO, le importazioni di merci contraffatte e usurpative valgono quasi 338 miliardi di euro l’anno, ovvero circa il 2,5% delle importazioni globali. Gli Stati Uniti, i marchi italiani e francesi sono i più colpiti. Questo dato è ancora più elevato nell’UE, in cui merci contraffatte e usurpative sono pari a fino al 5% delle importazioni, ovvero circa 85 miliardi di euro. Le merci contraffatte e usurpative possono provenire da tutte le economie e le economie emergenti giocano un ruolo importante in questo fenomeno, sia come produttori di beni contraffatti, sia come zone di transito. I contraffattori ricorrono sempre più a piccole spedizioni, a causa dell’aumento del commercio elettronico oltre che per ridurre il rischio e le conseguenze finanziarie di un’eventuale individuazione.

E’ necessaria molta ricerca per fronteggiare la sfida alla contraffazione ed alla pirateria e far sì che gli Stati adottino politiche e soluzioni per l’enforcement in modo coordinato. EUROLAB ha già stabilito contatti con la EUIPO, OCSE, EUROPOL e l’EPA per lo scambio di esperienze e punti di vista in materia di lotta alla contraffazione e le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale. ALPI Associazione ed i membri EUROLAB sono disponibili a supportare queste organizzazioni internazionali ed i governi nazionali nei loro sforzi per ridurre l’impatto della contraffazione.

La relazione integrale è disponibile al seguente indirizzo: www.euipo.europa.eu.

pdf[1]Special-briefing-no-03-trade-in-counterfeit-and-pirated-goods-mapping-the-economic-impact-oecd-euipo-report