GIORNATA MONDIALE DELLA METROLOGIA 2021: INTERVISTA AL PRESIDENTE ALPI PAOLO MOSCATTI

Giovedì 20 maggio 2021 si celebra la Giornata Mondiale della Metrologia o World Metrology Day (WMD) che ricorda la firma della Convenzione del Metro avvenuta il 20 maggio 1875 e che ha messo le basi per un sistema di misura coerente e confrontabile in tutto il mondo.

Per celebrare questa importante ricorrenza siamo lieti di pubblicare l’intervista al Dott. Paolo Moscatti – Presidente di ALPI Associazione, che nei giorni scorsi è stato eletto alla presidenza di EUROLAB, la Federazione Europea delle Associazioni dei Laboratori di Misure, Prove ed Analisi.

1. Il 20 maggio di ogni anno ricorre Il World Metrology Day. Perché proprio il 20 maggio e che significato ha questa ricorrenza?

Nella seconda metà dell’Ottocento, nel clima della seconda rivoluzione industriale, l’esigenza di un sistema unificato di pesi e misure, già maturata in Francia ai tempi della Rivoluzione Francese con l’introduzione del sistema metrico decimale, si fa sempre più sentire.

Dal 1867, su sollecitazione degli ambienti scientifici europei, si inizia a discutere di un accordo internazionale. Finalmente, il 20 maggio del 1875, i rappresentanti di 17 paesi siglano a Parigi un trattato internazionale, detto Convenzione del Metro.

I paesi firmatari sono Argentina, Austria-Ungheria, Belgio, Brasile, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Perù, Portogallo, Russia, Spagna, Svezia e Norvegia, Svizzera, Turchia, Stati Uniti d’America e Venezuela. Oggi la ricorrenza è ricordata solo da pochi addetti ai lavori, in particolare dai laboratori metrologici, ma l’influenza della metrologia è fondamentale nella nostra vita, per certi aspetti direi che senza metrologia la nostra stessa vita sarebbe a rischio, un mondo senza metrologia ci farebbe ripiombare nelle caverne.

Ogni cosa che facciamo, in qualsiasi ambito: dalla spesa al supermercato ai più complessi calcoli scientifici, tutto si basa sulla metrologia, sul misurare, indicando ogni misura con un numero accompagnato dall’unità di misura e, a livello metrologico anche dall’incertezza che accompagna quella misura e dalla probabilità che caratterizza quell’incertezza. Mi scuseranno i metrologi se utilizzo termini poco scientifici ma qui bisogna che giochiamo a farci capire, se vogliamo che le persone acquisiscano consapevolezza dell’importanza del nostro lavoro, del lavoro che fanno i laboratori di taratura.

2. Nonostante il fatto che il mercato sembri riconoscere sempre di più il valore delle tarature accreditate, che in 10 anni dal 2010 sono cresciute del 74%, vi è ancora scarsa propensione a richiederle. Da cosa può dipendere?

A mio avviso, da due fattori: il primo è quello del costo, essendo quello di una taratura accreditata quasi sempre di gran lunga superiore a quello di una taratura non accreditata. Il secondo è la scarsa flessibilità del sistema, che soffre di troppa, se così posso dire, scientificità, anche laddove questa non serve. Cioè il sistema di accreditamento delle tarature non è mai riuscito ad adattarsi alle esigenze di più basso profilo, arrivando a determinare casi al limite dell’assurdo, per cui è normale, all’interno di un’azienda, ricorrere in larga misura a tarature non accreditate, facendo tarare sotto accreditamento, ottenendo il cosiddetto certificato LAT, solo gli strumenti primari, quelli cioè con i quali si controllano altri strumenti o quelli realmente importanti nel controllare un processo.

Se si riuscisse a rendere più flessibile il sistema, si potrebbe arrivare ad avere solo tarature accreditate, perché in fondo avrebbe poco senso avere tarature non accreditate. Quindi è una questione economica e di scarsa flessibilità del sistema. E quindi ci teniamo questa situazione ibrida fatta di tarature accreditate e tarature non accreditate con differenze tra certificati di taratura e rapporti di taratura, una cosa al limite dell’assurdo. Ma così è. C’è ancora tanto, tanto da fare lungo la catena che assicura la riferibilità della misura e quindi partendo dagli Istituti Metrologici Nazionali, Ente di Accreditamento, Laboratorio di taratura, utilizzatore dello strumento, cioè colui che produce la misura e utente finale di quella misura. È un sistema attualmente quasi tutto top down che avrebbe bisogno di un’inversione di rotta partendo dall’esigenza dell’utilizzatore finale per risalire a quali devono essere le procedure da applicare per soddisfare le esigenze del cliente/utente.

3. Lei è da poco stato eletto Presidente di Eurolab, la Federazione Europea delle Associazioni dei Laboratori di Misure, Prove ed Analisi. In riferimento all’obiettivo centrale di questa ricorrenza, quali sono le attività che pone in essere una Federazione europea e come può aiutare i Laboratori di prova e certificazione italiani nel contesto internazionale?

Il contributo di Eurolab si esplica in due interventi principali: uno dal lato tecnico e l’altro da quello politico.

Per quanto attiene il primo, sono attivi diversi gruppi di lavoro che si impegnano a produrre documenti che aiutino i laboratori ad applicare correttamente le normative di riferimento, ad approfondire questioni tecniche, a formare il personale, organizzare convegni internazionali, collaborare con altre associazioni e strutture tecniche.

In relazione al secondo, si interloquisce con i vari stakeholder, enti che emettono leggi, normative, regolamenti ai quali i laboratori devono attenersi. In tale ambito manteniamo contatti con organizzazioni come EA, ILAC, ISO, CE e con associazioni come EURAMET, EURACHEM, IMEKO. Insomma, portiamo la voce dei laboratori là dove si decidono le regole alle quali i laboratori stessi si dovranno attenere e dove è necessario ricercare non solo un’armonizzazione di tali regole ma anche dell’interpretazione delle medesime, in modo da non creare distorsioni di mercato in base alle quali il laboratorio operante in uno Stato dell’unione sia sottoposto a regole diverse o interpretazioni diverse, rispetto a quelle di un altro Paese.

4. Che vantaggio c’è per un laboratorio ad associarsi ad ALPI

Per il laboratorio il vantaggio consiste nel poter partecipare ai gruppi di lavoro tecnici organizzati da ALPI, i corsi di formazione, gli incontri periodici con funzionari dell’ente di accreditamento, ma anche alle iniziative trasversali, quelle a carattere più gestionale, come ad esempio la definizione delle responsabilità derivanti dalle operazioni di taratura, le coperture assicurative, ecc.

Un vantaggio che ricade sul cliente del laboratorio che ha una certezza in più sul costante aggiornamento del laboratorio stesso, sul suo collegamento ad una rete nazionale e internazionale, sulla sua capacità di interloquire con gli enti preposti.

In definitiva, senza metrologia, senza misurazioni, non si può vivere, le misure si fanno mediante strumenti, questi vengono tarati nei laboratori, l’ente di accreditamento assicura la competenza, l’indipendenza e l’imparzialità del laboratorio, l’associazione porta la voce dei laboratori, potenziandola, in tutti quei contesti dove si discute e si prendono decisioni. Associati siamo più tutelati, più performanti, più consapevoli, a vantaggio nostro e del cliente finale che spesso, alla fine della catena, è proprio il cittadino.


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